Ritardo vaccini, scoppia il caso Abruzzo

SULMONA – Finisce all’attenzione del governo il caso dei vaccini in netto ritardo in Abruzzo, con l’interrogazione parlamentare del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

“Nell’Abruzzo della destra non esiste un piano vaccinale, non vengono aggiornati i dati in tempo reale ed è stata vaccinato meno del 2% della popolazione.
    Una vergogna cui bisogna immediatamente porre rimedio, senza indugiare.”


    “Per questo – prosegue l’esponente della sinistra – ho presentato un’interrogazione parlamentare al governo, perché si intervenga con immediatezza e con forza. Gli abruzzesi meritano rispetto. Non è politica, è salute.” “La gestione della campagna vaccinale anti Covid-19 in Abruzzo – si legge nell’interrogazione- sta assumendo dei contorni a dir poco drammatici data l’assenza di programmazione e trasparenza da parte della Regione; Ad oggi, come peraltro ammesso dall’assessore regionale alla salute in risposta ad una interrogazione in Consiglio Regionale, non esiste alcun Piano Vaccinale Regionale definito (sarebbe ancora in fase di scrittura) e sul sito istituzionale della Regione Abruzzo non vi è traccia di indicazioni chiare su quanto personale sanitario verrà impiegato per la somministrazione dei vaccini, quali e quante siano le sedi individuate da adibire a centri vaccinali, quali siano i criteri e i tempi della vaccinazione, mentre nel resto delle regioni d’Italia i dati relativi alle vaccinazioni vengono aggiornati in tempo reale; l’evidente inefficienza della Regione rende l’Abruzzo fanalino di coda tra le regioni italiane nel rapporto tra vaccinati e totale della popolazione ed ultimo per il completamento del ciclo vaccinale”.
   

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